Nel dialetto si dice Cavajuole vota cannuole (Cavaiolo volta cannolo) per denigrare i cavesi accusati di essere facilmente mutabili nell'opinione e nelle simpatie.
La citazione è nata dall'invidia degli abitanti delle città vicine che non avevano gli stessi privilegi (tra cui l'esenzione dei tributi nelle attività commerciali) assegnati ai metelliani dal re Ferdinando d'Aragona con la pergamena bianca assegnata nel 1460. Si dice infatti che ai gabellieri che esigevano il dazio i cavesi dichiaravano Songo 'ccavajuole ( sono cavese) e quello rispondeva Vota cannuole! cioè gira il cannolo, l'astuccio dove era custodito l'atto di provenienza dalla città di Cava e quindi del privilegio concesso dal re.
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